Insegnamenti

#mammadimerda, in vacanza dall’altra parte del mondo, porta le erinni in un delizioso parchetto, dove giocano tanti splendidi bimbetti local. Non ci sono adulti intorno ma si trova in una piccola isola senza auto, dove i bambini girano scalzi e liberi. Improvvisamente uno di questi, che prima armeggiava con un succo di frutta, la punta.

Sarà incuriosito, pensa mdm, non si vedono molti turisti da queste parti, sarà attratto dagli abiti occidentali e la carnagione bianca:

“ciao bellissimo! Hi!”

Il piccolo continua a fissarla mentre le si avvicina:

“What’s your name sweetie?”

Lui le porge la manina, c’è qualcosa dentro e vuole darla a lei, mdm è in brodo di giuggiole, che bambino dolce, espansivo, generoso, sente le farfalle nell’utero.

Mdm prende il dono, mentre la dolce creatura già corre via, ora completamente disinteressata allo scambio culturale, ma si sa, a quest’età sono volubili, pensa la donna con un pizzico di delusione. Poi guarda il regalo: la plastichina della cannuccia del succo. L’ambientalista in erba non sapeva dove buttarla e l’ha consegnata all’unico adulto disponibile.

Urge quindi integrare l’arcinoto insegnamento numero 1:

“Non importa la nazionalità, la cultura e nemmeno se sono figli tuoi. Tu resti sempre e comunque il loro cestino ambulante.”

 

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