Per molte, ma non per tutte.
A chi interpreta come una pretesa da lagnosi viziati, la richiesta dei genitori di diminuire i giorni di vacanza estivi e spalmarli durante l’anno come accade nel resto d’Europa, ma vorremmo azzardare anche in buona parte di mondo, auguriamo famiglie Bradford monoreddito.
Perché questo vezzo di lavorare per mantenere i figli bisognerà pur
toglierselo prima o poi.
Consigliamo a tutte e tutti di farsi un viaggio nella disabilità e vedere quanti centri estivi dispongono di figure preposte e preparate ad accogliere questi bambini, e quanti alla fine lo fanno.
Auguriamo anche emorroidi a grappolo perché non siamo personcine a modo.
Buone vacanze. E da lunedì si salvi chi può.
#mammadimerda #mdm #merdismo #mammadimerdismo #nonfarcela #centriestivi #vacanze #vacanzestive #estate #estateragazzi
2 commenti
Sono insegnante, da molto tempo, e sono madre. Capisco l’esigenza delle madri di affidare, durante il periodo di chiusura delle scuole, i propri figli a persone e strutture qualificate, e nn di ‘doversi arrangiare’. Ma da insegnante so che fare scuola a 38 gradi (in aula), senza avere spazi adeguati non va. Soprattutto nn va che i ragazzi facciano lezione 11 mesi l’anno, per 8 ore al giorno: perché se tieni aperta la scuola, noi insegnanti insegniamo. Se non cambi il contratto di lavoro, gli insegnanti fanno quello che contrattualmente gli è richiesto, e per il quale sono abilitati. Innanzitutto la scuola si deve attrezzare di spazi adeguati, (riscaldati per l’inverno e raffrescati per l’estate) , di mense adeguate, di attrezzature specifiche (deve avere piu risorse!!) e si deve immaginare una formula di accompagnamento degli alunni che accosti all’attivita didattica anche altri tipi di attivita (ludico/sportive/ricrestive), gestite non dagli insegnanti ( che sono preparati a fare altro) ma da agenzie educative.
Vi seguo e vi adoro in tutto. Ma la battaglia per una scuola aperta anche d’estate la trovo sbagliatissima. Il problema esiste eccome. Ma la soluzione non è tenenere aperte le scuole. Siete sicure di sapere esattamente come funzionano gli altri paesi?
Intanto negli altri paesi questi giorni tolti alle vacanze d’estate vengono distribuiti durante l’anno dove cmq si ripropone il problema di dove sistemare i figli.
Sempre negli altri paesi c’è uno Stato( penso alla Francia che conosco bene dove addirittura la scuola durante l’anno è 4 g a settimana, il mercoledi gli studenti di tutte le età stanno a casa!!!!) che propone strutture e associazioni, ma anche baby sitter di quartiere a carico dello Stato. Il problema è che la scuola non è un parcheggio, non può sostituire l’assenza totale di aiuti e assistenza alle famiglie che invece dovrebbe essere sulle spalle dello Stato. Le scuole italiane non sono adeguate come strutture a restare aperte nei mesi caldi. Già a Maggio è una sofferenza. Provate voi a stare 8 h in una scuola dell’infanzia o primaria a Giugno, abituati noi adulti a lavorare negli uffici con aria condizionata e comodità. I giardini o cortili sono inutilizzabili. In più considerate che l’Italia ha il maggior numero di giorni
Di frequenza nell’anno scolastico di tutta Europa. Che facciamo? Spremiano i nostri studenti fino all’osso perché non sappiamo dove metterli? In Italia c’è una assoluta mancanza di cultura di assistenza alla famiglia. Altre dovrebbero essere le soluzioni, ma ovvio in un paese dei sogni.
Buon lavoro