BARBIE LAVORO DI CURA

 

Finalmente anche in Itali…ah no.
Ce l’avevamo già.

L’Italia rischia di perdere 4,6 miliardi del PNRR da destinare a asili nido e scuole per l’infanzia per ritardi e incompetenze. Stiamo perdendo un’occasione unica per riuscire a mala pena a raggiungere gli standard minimi europei di copertura del 33%: dunque il posto garantito a 1 bambino su 3, che significa che comunque 2 bambini rimangono a casa insieme alle loro madri. L’ Italia attualmente è sotto il 25%.

Asili e servizi per la prima infanzia non solo permettono a una donna di rientrare nel mercato del lavoro dopo una gravidanza, ma svolgono anche una funzione educativa e concorrono all'inclusione sociale, accorciando le distanze socio-economiche soprattutto nelle aree deprivate. Significa fornire gli stessi strumenti a tutti i bambini e le bambini sin da subito per crescere in una società equa che non lascia indietro nessuno e nessuna. Non parliamo solo dei nostri figli, che godono del privilegio di vivere in una casa accogliente, in un ambiente funzionale e stimolante, che hanno accesso a conoscenze, esperienze,
cure. Pensiamo alle aree deprivate del Paese. Per questo nido e servizi per l’infanzia sono stati inseriti nel sistema integrato di educazione e istruzione per decreto nel 2017: significa che sono considerati un diritto della persona, per bambini e bambine. Un diritto che non è garantito allo stato attuale, e che nella premura di definire l’uso della farina di grilli, ripristinare priorità ineluttabili come la multa per le parole inglesi, auspichiamo trovi posto nell’agenda politica.

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