La Psicoteramerda: L'ANATRA MANDARINA
“Ho una figlia di due anni molta attaccata a me soprattutto la sera, dato che non mi vede mai durante il giorno e che di addormentarsi con il pdm non ci pensa nemmeno. Mi hanno chiesto di andare fuori per lavoro per 3 giorni. Non l’ho mai lasciato nemmeno una notte, il pensiero di immaginarla in preda a crisi nervose e pianti disperati e con il rischio di tornare e trovare pdm morto suicida non mi alletta per niente e, diciamocelo, mi sentirei una gran merda; preferirei evitare questa trasferta.
Vorrei capire se il problema sono io troppo apprensiva o dovrei godermi queste ferie dal lavoro di mamma, o invece sono una Mdm e una bimba così piccola mai stata lontana da me non dovrei lasciarla. “
Cara amica, ma che davero?
La scorsa settimana abbiamo fatto tutto quel discorso educativo sul SII PINGUINA, affida l'uovo, sii felice e tu te ne esci così?
Mi illudi di aver compreso l'essenza del mammamerdismo e poi voilà, una bella cucchiaiata de disillusione?
Partiamo dal punto primo: la trasferta per lavoro non è una vacanza dall'essere madre. Stai lavorando. Sono due parti della tua vita, un po' come il pesce palla, per metà simpatico guascone e per metà bestia mortale.
Il punto secondo è ancora più semplice: la bimba non è COSÌ piccola. Due anni è un'età rispettabile, se fosse un cane sarebbe già laureata. Okay, forse non regge, ma per questo c'è il padre. Ti ricordi di lui? Ci hai giaciuto almeno una volta, vive con te... il padre, dai, quello.
Punto terzo, e forse farà male. Ti ha mai punto il sospetto che non sia tanto tua figlia ad aver bisogno di te (ce ne ha, sia chiaro) quanto TU ad avere bisogno di lei? Forse sei tu che non sei pronta a stare tre giorni senza di lei, non viceversa. Anche perché, se mai proviamo, mai lo sapremo.
A questo proposito, voglio parlarti dell'ANATRA MANDARINA.
L'anatra mandarina è un uccello dal becco largo (sì, i miei preferiti), dal piumaggio vivacissimo e dalla nota spericolata progenie. Infatti, mamma anatra, oltre a dormire gran parte del giorno, nidifica fino a 15 metri di altezza, nelle cavità degli alberi.
Una volta che i pulcini iniziano a stare stretti, non è che mamma anatra abbia tanta ansia. Scende e li aspetta giù.
Solo che gli anatroccoli non hanno ancora delle ali formate, sono più dei moncherini ricoperti di piume leggere come peluria.
Gli anatroccoli non possono volare da soli, dal loro nido a 15 metri di altezza. Mamma anatra lo sa, e se ne sbatte bellamente. Chi c'è, c'è.
Allora gli anatroccoli, con la giusta cieca fiducia che la prole ripone nei genitori un po' stronzi, si tuffano.
Da 15 metri.
A volo d'angelo.
Precipitano, diciamo.
Vuoi sapere se muoiono?
NO, OVVIAMENTE. Rimbalzano al suolo, pigolano, e corrono da mamma anatra, pronti per il bagno. (Per la prima volta, vi consiglio di cercarli su Google. Altro che vomito di pinguino, talpa nuda, scroto di cognato).
Tutta questa sottile metafora, amica, è per invitarti a lasciare il nido. Tua figlia è un fottutissimo pulcino, e il pulcino sa cosa fare. Vai, fidati. A casa c'è tuo marito (te sei fatta sposa', sì?). Tua figlia proverà sicuramente del dispiacere, ma vuoi mettere con la gioia sfrenata di rivederti?
Eddaje, su. Me devi essere volatile.
Famme sape'.
Vorrei capire se il problema sono io troppo apprensiva o dovrei godermi queste ferie dal lavoro di mamma, o invece sono una Mdm e una bimba così piccola mai stata lontana da me non dovrei lasciarla. “
Cara amica, ma che davero?
La scorsa settimana abbiamo fatto tutto quel discorso educativo sul SII PINGUINA, affida l'uovo, sii felice e tu te ne esci così?
Mi illudi di aver compreso l'essenza del mammamerdismo e poi voilà, una bella cucchiaiata de disillusione?
Partiamo dal punto primo: la trasferta per lavoro non è una vacanza dall'essere madre. Stai lavorando. Sono due parti della tua vita, un po' come il pesce palla, per metà simpatico guascone e per metà bestia mortale.
Il punto secondo è ancora più semplice: la bimba non è COSÌ piccola. Due anni è un'età rispettabile, se fosse un cane sarebbe già laureata. Okay, forse non regge, ma per questo c'è il padre. Ti ricordi di lui? Ci hai giaciuto almeno una volta, vive con te... il padre, dai, quello.
Punto terzo, e forse farà male. Ti ha mai punto il sospetto che non sia tanto tua figlia ad aver bisogno di te (ce ne ha, sia chiaro) quanto TU ad avere bisogno di lei? Forse sei tu che non sei pronta a stare tre giorni senza di lei, non viceversa. Anche perché, se mai proviamo, mai lo sapremo.
A questo proposito, voglio parlarti dell'ANATRA MANDARINA.
L'anatra mandarina è un uccello dal becco largo (sì, i miei preferiti), dal piumaggio vivacissimo e dalla nota spericolata progenie. Infatti, mamma anatra, oltre a dormire gran parte del giorno, nidifica fino a 15 metri di altezza, nelle cavità degli alberi.
Una volta che i pulcini iniziano a stare stretti, non è che mamma anatra abbia tanta ansia. Scende e li aspetta giù.
Solo che gli anatroccoli non hanno ancora delle ali formate, sono più dei moncherini ricoperti di piume leggere come peluria.
Gli anatroccoli non possono volare da soli, dal loro nido a 15 metri di altezza. Mamma anatra lo sa, e se ne sbatte bellamente. Chi c'è, c'è.
Allora gli anatroccoli, con la giusta cieca fiducia che la prole ripone nei genitori un po' stronzi, si tuffano.
Da 15 metri.
A volo d'angelo.
Precipitano, diciamo.
Vuoi sapere se muoiono?
NO, OVVIAMENTE. Rimbalzano al suolo, pigolano, e corrono da mamma anatra, pronti per il bagno. (Per la prima volta, vi consiglio di cercarli su Google. Altro che vomito di pinguino, talpa nuda, scroto di cognato).
Tutta questa sottile metafora, amica, è per invitarti a lasciare il nido. Tua figlia è un fottutissimo pulcino, e il pulcino sa cosa fare. Vai, fidati. A casa c'è tuo marito (te sei fatta sposa', sì?). Tua figlia proverà sicuramente del dispiacere, ma vuoi mettere con la gioia sfrenata di rivederti?
Eddaje, su. Me devi essere volatile.
Famme sape'.
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