Il racconto dell'ancella

Lella Golfo, presidentessa della Fondazione Bellisario (che dovrebbe occuparsi di parità di genere), lancia una “laica provocazione” per contrastare il calo demografico in Italia: la sospensione della legge 194, vietare cioè il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza, per 5 anni.
Abbiamo due proposte: la prima è incoraggiare la signora Golfo ad occuparsi con lo stesso slancio anche di altri temi, la parità di genere è riduttiva, l’ambiente ad esempio, si potrebbero demolire tutti i palazzi dei centri storici e per seminare prato.
Un altro settore che necessiterebbe di cotanta verve è il turismo: perchè non mandare aerei militari a prelevare ignari cittadini stranieri (le colonie non le abbiamo più, ricordo bene?) per deportarli in massa nei nostri musei?
Insomma signora Golfo, come vede i campi di applicazione delle sue straordinarie visioni sono tanti, non si limiti!
La seconda proposta non è un’idea nostra ma, come spesso accade, le buone idee diventano patrimonio dell’umanità.
Ispirandoci al “Racconto dell’ancella” (romanzo di Margaret Atwood, trovate la serie tv su Prime) potremmo assegnare le donne gravide che avrebbero voluto ricorrere all’aborto a una coppia che non riesce ad avere figli.
Sì lo sappiamo, è inaccettabile, non è giusto che le ancelle indossino quei copricapi orrendi, ma promettiamo di rivedere il look.

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