Donne nella scienza

 

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Gli stereotipi si assorbono in tenera età e in un tempo relativamente breve.
A un gruppo di bambini di 5 anni è stata tratteggiata la figura di una mente brillante senza specificarne il genere. I maschi si sono identificati completamente dicendo che un uomo.
Ma anche le femmine si sono identificate.
Lo stesso esperimento è stato fatto su bambini di 6 anni. Il risultato è stato completamente diverso: per la maggioranza la mente brillante era sicuramente un uomo.
Gli studi dimostrano come gli stereotipi su capacità e abilità, anche nel linguaggio che adoperiamo con i bambini, si formino presto e influenzino gli interessi dei bambini.
Queste e molte altre informazioni le abbiamo prese nell’Altlante dell’Infanzia a rischio di @savethechildrenitalia , nell’edizione di quest’anno che si chiama Con gli occhi delle bambine.
Oggi Save the children ha indetto la Giornata delle ragazze nella scienza per sensibilizzare su questo tema, perché oltretutto- come negli altri settori- una maggiore presenza di donne in ambito scientifico sposta il Pil di una nazione. #noncivuoleunascienza a capirlo.
Gli stereotipi di genere hanno portato nel corso del tempo una bassissima percentuale di ragazze a perseguire studi tecnico-scientifici. Che si traduce da grandi nella cosiddetta segregazione orizzontale nel lavoro e nelle carriere, nei settori più innovativi.
Queste cose le sappiamo, esistono i dati. Non ci serve un Nobel per cambiare, #serveunascienziata
#giornatadelleragazzenellascienza #donnenellascienza #donneescienza #scienziate #stem #segregazioneorizzontale #segregazionedigenere #paritàdigenere #disparitàdigenere #gendergap #mammadimerda #mdm

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