Lo sentite questo odore?

Se siete persone organizzate; se avete diviso le fotografie che avete sul telefono in album ordinati; se prima di prendere un impegno consultate l’agenda, perché sapete dove avete messo l’agenda (e per giunta vi fidate di ciò che vi siete appuntate!); se per fare la spesa scrivete una lista accurata e poi non la dimenticate a casa; se prenotate i treni nei giorni giusti; se, quando comprate un mobile, prendete le misure e poi il mobile entra effettivamente nella nicchia in cui avevate pensato di metterlo; se non alzate mai la voce con i vostri figli e non avete problemi alle corde vocali; se non vi capita di odiare le voi stesse del passato per non aver pensato, non aver verificato, esservi perse qualcosa; se non ricominciate ogni volta i ragionamenti da zero, perché di quella persona lì, ovvero delle voi stesse del giorno prima, non c’è assolutamente da fidarsi... Ebbene, se rientrate in uno di questi “se”, il merdismo non fa per voi.
E, però, ci domandiamo con viva curiosità, di che cosa ridete, voi che tendete alla perfezione? Di che cosa vi intenerite, se non dovete mai perdonarvi? Come si sta a tenta- re di aderire a un modello irraggiungibile? Non siete stan- che? E se siete stanche, ve lo confessate? Ve la concedete la domenica di abbruttimento sul divano in pigiama? Riuscite a disdire la lezione di yoga sul monte Fato e anche la degustazione di formaggi di latte di yak, se non ne avete voglia? Anche se va di moda e lo fanno tutti?
Riuscite ad arrendervi? Ad alzare le mani e a dire: “Non ce la faccio”?
Noi merdiste ci siamo arrese. Abbiamo preso coscienza che le aspettative sulle nostre performance sono esageratamente alte e che, forse, non siamo noi a doverci elevare, ma è l’asticella che va abbassata.

Invece, voi siete sicure che saltare sempre più in alto per arrivare a quell’asticella non sia controproducente, alla lunga? Che poi qualcuno arriverà a dirvi: “Benissimo, se sei arrivata fin qui la alziamo ancora un po’, e visto che ci sei dai anche una lucidata ai vetri, che da lassù ti viene bene”.
Perché... guardate: a quel punto ci siamo già. Il nostro datore di lavoro si aspetta che lavoriamo come se non avessimo figli, o come se fossimo uomini che non portano il peso del lavoro di cura; le nostre suocere si aspettano che puliamo casa e cuciniamo come casalinghe anni Cinquanta; i politici si aspettano che cresciamo i nostri figli come se non dovessimo anche lavorare, così non devono finanziare asili nido e welfare. Lo sentite questo odore? È puzza di fregatura. Ce l’hanno venduta benissimo, però, con i vari “Come lo fai tu non lo fa nessuno”, con il mito del multitasking e che noi donne arriviamo dappertutto e “volere è potere”.
Non basta. Non sempre, non per tutte.
Ma voi non siete come noi, giusto? E quindi qui non si parla di voi.
O, meglio, non si parla di chi vi sforzate di essere.

Tratto dal libro NON FARCELA COME STILE DI VITA, ora preordinabile con stickers in omaggio. Link in bio.
Nella seconda foto, anche i troll leggono.

#mammadimerda #mdm #nonfarcela #nonfarcelacomestiledivita #feltrinelli

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