QUESTA NON È LA NORMALITÀ!
Un anno fa scrivevamo questo: milioni di vaccini dopo i bambini devono tenere la mascherina tutto il giorno, anche seduti al banco e distanziati, a differenza di un anno fa. Anzichè ammorbidire i protocolli grazie ai vaccini, li inaspriscono.
Volevamo ricordarvi che QUESTA NON È LA NORMALITÀ!
“La prima A entrerà alle 6 e la quinta G alle 11. Verrà fatta valutazione stato di salute, i bambini dovranno stare sull’attenti, i primi 10 che crolleranno non saranno ammessi. Comincerà quindi la tarantella della temperatura, ai 37,5 dovremo avvertire la Polfer che avviserà la Digos che chiamerà i Chips che verranno a prelevare il criminale febbricitante in elicottero (fino a esaurimento fondi disponibili, dopo a piedi). I sopravvissuti potranno quindi entrare dopo aver igienizzato mani/bocca/piedi, le prime con il passo della rana, le quinte con il moonwalk.
Le giacche verranno riposte in un sacchetto e bruciate nell’altoforno posto nell’atrio centrale.
In classe i banchi saranno separati, i bambini dovranno stare seduti, se malauguratamente dovesse occorrere un bisogno fisiologico bisognerà comunicarlo alla maestra, che avviserà il dirigente, che chiamerà l’Usr, che manderà un operatore scolastico per accompagnare il bambino in bagno difendendolo a costo della propria vita. Fino a esaurimento fondi e annientamento operatori, poi catetere.
I turni per la mensa saranno serratissimi, bisognerà prenotare un tavolo e mettersi nella lista del pr, per superare la selezione all’ingresso consigliamo di mandare avanti le femmine.
Se bambini di classi diverse dovessero incontrarsi in corridoio ci sarà uno stallo alla messicana, passerà solo quello che eliminerà fisicamente l’altro con la fionda che verrà fornita dall’insegnante prima di ogni uscita dall’aula.
Se un bambino si sentirà male scatterà il protocollo 187, i Chips si caleranno dalla finestra (a questo punto della giornata saranno finiti i fondi quindi è probabile che entrino dalla porta). Nel frattempo il presunto paziente aspetterà nello sgabuzzino con agente zerocovid.
Quando suonerà la campanella le classi potranno uscire con lo scaglionamento previsto, concessa a questo punto pure una dose di scoglionamento”.
Volevamo ricordarvi che QUESTA NON È LA NORMALITÀ!
“La prima A entrerà alle 6 e la quinta G alle 11. Verrà fatta valutazione stato di salute, i bambini dovranno stare sull’attenti, i primi 10 che crolleranno non saranno ammessi. Comincerà quindi la tarantella della temperatura, ai 37,5 dovremo avvertire la Polfer che avviserà la Digos che chiamerà i Chips che verranno a prelevare il criminale febbricitante in elicottero (fino a esaurimento fondi disponibili, dopo a piedi). I sopravvissuti potranno quindi entrare dopo aver igienizzato mani/bocca/piedi, le prime con il passo della rana, le quinte con il moonwalk.
Le giacche verranno riposte in un sacchetto e bruciate nell’altoforno posto nell’atrio centrale.
In classe i banchi saranno separati, i bambini dovranno stare seduti, se malauguratamente dovesse occorrere un bisogno fisiologico bisognerà comunicarlo alla maestra, che avviserà il dirigente, che chiamerà l’Usr, che manderà un operatore scolastico per accompagnare il bambino in bagno difendendolo a costo della propria vita. Fino a esaurimento fondi e annientamento operatori, poi catetere.
I turni per la mensa saranno serratissimi, bisognerà prenotare un tavolo e mettersi nella lista del pr, per superare la selezione all’ingresso consigliamo di mandare avanti le femmine.
Se bambini di classi diverse dovessero incontrarsi in corridoio ci sarà uno stallo alla messicana, passerà solo quello che eliminerà fisicamente l’altro con la fionda che verrà fornita dall’insegnante prima di ogni uscita dall’aula.
Se un bambino si sentirà male scatterà il protocollo 187, i Chips si caleranno dalla finestra (a questo punto della giornata saranno finiti i fondi quindi è probabile che entrino dalla porta). Nel frattempo il presunto paziente aspetterà nello sgabuzzino con agente zerocovid.
Quando suonerà la campanella le classi potranno uscire con lo scaglionamento previsto, concessa a questo punto pure una dose di scoglionamento”.
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