Vi abbiamo ingannate.


Mammadimerda non esiste.

E non esiste nemmeno la sua antagonista, Mammabene.
Esiste un modello di madre. E poi c’è la complessità.
Modello viene da modulo, che è un’unità elementare, e per sua natura non può contemplare tutte le declinazioni.
Il modello è per definizione qualcosa a cui si aspira ad arrivare, per imitazione.
In una relazione come quella madre-figl* composta da due- o più, nelle caso delle più coraggiose- persone diverse, uniche, irreplicabili, può esistere un’unica maternità, un unico modo, che non sia altro che quello funzionale a soddisfare i bisogni di entrambe le parti?

‘Sto modello unico, chi l’ha stabilito? Un commercialista delle relazioni? E a fine rapporto, me ridanno indietro almeno il 50% del bucio de culo? E la frustrazione fa cumulo?
Io non lo vojo sape’ pure se un’idea me la so’ fatta, però un pochetto mi viene da pensare che definisca esattamente il perimetro all’interno del quale fa comodo che le donne stiano.

Negli anni abbiamo ricevuto tanti messaggi che dicono la stessa cosa: “Grazie perché non mi fate sentire sola. Pensavo di essere sbagliata”.
Adesso, non è che abbiamo la pretesa di stabilire ciò che è giusto. Ma sicuramente, così a naso, dove c’è malessere non c’è nulla di buono. E solitamente il malessere è la spia di qualcos’altro.
Partiamo dal principio che così come ve piate un cachet per il mal di testa e ve mettete la crema per la cellulite, se c’è qualcosa che genera disagio, intervenire è un atto dovuto verso la propria salute- e si intende anche un sostegno psicologico (c’è, usiamolo).

Detto ciò, a netto di sensi di colpa indotti e condizionamenti, stai meglio con te stessa a tenerti il bambino in collo tutto il giorno e non senti bisogno di altro? Va bene.
Arrivi alla sera che proprio non ti regge più, e se l’addormentamento se lo succhia tutto l’altro genitore da quando la creatura è nata campate tutti meglio? Va bene lo stesso, pensa te, c’è un’altra figura genitoriale di solito, e condividere l’accudimento non ti farà amare di meno dai tuoi figli (sei comunque la madre, vinci a mani basse dicono).

In foto vi mostriamo la vastità del cazzo che ve ne deve fregare dei giudizi.

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