La mostra

Ogni tanto Mdm1 viene folgorata da slanci di mammabenismo e così, spronata dalle testimonianze da copertina delle altre mamme blogger che condividono le esperienze di accrescimento culturale che propongono ai propri figli, questi bambini biondi, sorridenti, ben vestiti e perfettamente educati, bilingue nonostante siano nati a Trofarello e la prima antenata non italiana sia Lucy l’australopiteca, che fanno la coda sorridendo, che non hanno mai utilizzato un tablet perché vengono costantemente intrattenuti da quella fonte inesauribile di giochini e filastrocche che è la propria madre blogger, anch’essa sempre sorridente e propositiva, insomma travolta da questo turbine di virtuosità decide di provarci anche lei.

Cosa potrebbe andare storto, in fondo!

La cosa fondamentale per effettuare lo switch a mammabene è calarsi nel ruolo, a cominciare dall’abbigliamento: no a tacchi, jeans strappati, birkenstock, capelli unti. Sì a ballerine, gonne al ginocchio, trucco leggero, borsa louis vuotton (o vuttuon, a seconda della regione cinese di provenienza).

Si passa quindi alla scelta dell’attività formativa da erogare alla prole: no a cinema, parco normale, zoo. Sì a teatro, parco sensoriale, mostra sperimentale.

A questo punto è necessario scegliere la prole: i bambini da lei posseduti basteranno? Siccome Mdm1 ha tratti della personalità megalomane ovviamente no e coopta una ulteriore bambina, portando a 3 il numero di minorenni sotto la propria tutela.

Pronte!

Si va a vedere la mostra esperienziale su Van Gogh, dall’altra parte della città. Piove ma I’m only happy when it rains, sarà ancora più bello e gratificante!

Dopo aver recuperato bambina-non-sua, Mdm1 percorre i 10 km che la separano dalla meta in circa 50 minuti causa traffico dovuto ad avverse condizioni meteo + ora di punta.

Poco male, l’allegra combriccola approfitta della permanenza nell’abitacolo per ripassare barzellette, canzoncine, tabelline perché niente fermerà il buonumore, oggi.

Il parcheggio è decisamente lontano dall’ingresso della mostra, l’ombrello disponibile uno solo, ma questo nuovo modello di mamma platinum non si scoraggia e infradiciandosi sotto la pioggia scrosciante saltella insegnando “singing in the rain” alle bambine perplesse che non hanno ancora colto appieno lo spirito e la portata del Cambiamento.

Si mettono in coda. Fa freddo. Piove ancora. Ma siamo vive e aperte alle novità!

Arrivano in cassa: “1 biglietto intero e 3 ridotti, grazie”

“Sono 35 euro prego”

Mano nella borsa che ravana.

Ravana ancora.

Ravana nervosamente.

Panico.

Testa nella borsa.

Borsa svuotata sul pavimento.

Non c’è traccia del portafoglio.

“Accettate pagamenti in sangue/natura/bambini?”

“Mi spiace signora si sposti che sta bloccando la coda” risponde la bigliettaia insensibile al dramma che si sta consumando sotto ai suoi occhi.

Mdm1 va in palestra una volta l’anno, quella volta è stata il giorno precedente e ha lasciato il portafoglio nella borsa del cambio.

La storia finisce così, mi piacerebbe infiocchettarvela raccontandovi del colpo di genio avuto subito dopo da mamma platinum per ovviare alla situazione ma il mammadimerdismo si è reimpossessato di lei e l’unica lezione che imparato da questo fallimento è:

MAI ANDARE IN PALESTRA!

La mostra MdiM

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