inadeguata allo sbaraglio
Quando compri un tavolo all’Ikea sei consapevole del fatto che dovrai montarlo, così seguirai pedissequamente le istruzioni riportate sul foglietto, vite dopo vite, ma per quanto tu sia scrupolosa è statisticamente provato che alla fine resterai con un pezzo di ferraglia in mano che non dovrebbe avanzare.
Scoprirai quanto basilare fosse quella vite per la tenuta del mobile solo anni dopo, quando il tavolo cederà sotto un peso maggiore del solito e, a quel punto, probabilmente avrai rimosso la causa del crollo, la vite dimenticata in un cassetto o buttata durante un furioso riassetto ispirato al minimalismo, più simile a una nevrosi che a uno stile di vita.
Questo non ti rende un falegname provetto, eri completamente inetta all’assemblaggio di mobili prima di comprare il Tfjyóørdûkkollo in cinquantadue comodi colli, ma di necessità virtù, hai attinto alle tue risorse e hai raggiunto il risultato.
Mammadimerda si sente allo stesso modo quando realizza di essere diventata madre: inadeguata, allo sbaraglio e senza nemmeno un ambiguo libretto di istruzioni da poter incolpare come causa dei suoi errori.
Leggerà saggi di psicologi, ostetriche, pedagoghi, per cercare di mitigare quella sensazione di spaesamento e illudersi di avere il controllo su quello che le capiterà da ora in avanti, ma si renderà presto conto che non esiste una ricetta univoca e soprattutto magica per gestire al meglio la vita di quella piccola e nuova persona che si è improvvisamente appropriata di ogni anfratto della sua vita, mandando in soffitta, ripiegata negli scatoloni in disuso del Tfjyóørdûkkollo, la donna di prima.
Al suo posto una sconosciuta, una sorta di donna animale capace di rimandare le proprie necessità fisiologiche a tempo indeterminato, che scopre nuovi margini là dove credeva di aver raggiunto il limite.
Si guarderà allora intorno alla ricerca di esempi e consigli, ma il caos aumenterà all’aumentare delle asserzioni e degli imperativi altri.
Alcuni esempi di Asserzioni e Imperativi altri:
– Prova il metodo cosleeping, sidesleeping, sul-tappetino-del-bagnosleeping!
– Se piange, vai subito!
– Se piange, aspetta quarantacinque secondi, poi vai, ma non lo prendere
Scoprirai quanto basilare fosse quella vite per la tenuta del mobile solo anni dopo, quando il tavolo cederà sotto un peso maggiore del solito e, a quel punto, probabilmente avrai rimosso la causa del crollo, la vite dimenticata in un cassetto o buttata durante un furioso riassetto ispirato al minimalismo, più simile a una nevrosi che a uno stile di vita.
Questo non ti rende un falegname provetto, eri completamente inetta all’assemblaggio di mobili prima di comprare il Tfjyóørdûkkollo in cinquantadue comodi colli, ma di necessità virtù, hai attinto alle tue risorse e hai raggiunto il risultato.
Mammadimerda si sente allo stesso modo quando realizza di essere diventata madre: inadeguata, allo sbaraglio e senza nemmeno un ambiguo libretto di istruzioni da poter incolpare come causa dei suoi errori.
Leggerà saggi di psicologi, ostetriche, pedagoghi, per cercare di mitigare quella sensazione di spaesamento e illudersi di avere il controllo su quello che le capiterà da ora in avanti, ma si renderà presto conto che non esiste una ricetta univoca e soprattutto magica per gestire al meglio la vita di quella piccola e nuova persona che si è improvvisamente appropriata di ogni anfratto della sua vita, mandando in soffitta, ripiegata negli scatoloni in disuso del Tfjyóørdûkkollo, la donna di prima.
Al suo posto una sconosciuta, una sorta di donna animale capace di rimandare le proprie necessità fisiologiche a tempo indeterminato, che scopre nuovi margini là dove credeva di aver raggiunto il limite.
Si guarderà allora intorno alla ricerca di esempi e consigli, ma il caos aumenterà all’aumentare delle asserzioni e degli imperativi altri.
Alcuni esempi di Asserzioni e Imperativi altri:
– Prova il metodo cosleeping, sidesleeping, sul-tappetino-del-bagnosleeping!
– Se piange, vai subito!
– Se piange, aspetta quarantacinque secondi, poi vai, ma non lo prendere
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