Ecco come si crea un falso mito!
Prima di rimanere incinta visualizzi questa immagine di te con il pancione come di una dea che si farà le trecce e metterà il chiama angeli, quel campanello altezza ombelico che donerà al vostro incedere la grazia di una mucca al pascolo. Quell’immagine verrà prontamente sostituita da quella dell’esorcista, durante la quale qualsiasi odore impercettibile ai più diventerà causa di vomito, ogni bagno sarà trincea, la tazza del water si rivelerà la tua migliore amica e te ne accorgerai quando ti capiterà il conato in luoghi pubblici. Scoprirai cosa significa vomitare nel sacchetto delle mele nel reparto ortofrutta solo perché hai percepito l’esistenza del banco del pesce. Ma ecco che, quando cominci a pensare di costruire una carriera su questa tua nuova abilità, il tuo corpo cambierà e ti catapulterà nella fase numero due: il mitologico secondo trimestre. Ti sembrerà nuovamente possibile affrontare la vita senza mappare strategicamente l’allocazione dei bagni pubblici sul tuo percorso, ed è proprio quando penserai di avere la gravidanza che hai sempre sognato che scivolerai senza nemmeno sapere come nella fase numero 3: la trasformazione in troll. Comincerai a gonfiarti e smetterai di digerire, il tuo apparato gastrointestinale si ammutinerà e ti manderà pizzini sottoforma di reflusso, come se a conclusione di ogni pasto ti facessi un chupito di acido muriatico. La stitichezza registrerà nuovi record ma almeno avrai un alibi per il ginecologo quando al controllo mensile ti peserà: “non sono io che ingrasso, è la cacca!”.
Parti del corpo che non pensavi di avere cominceranno a dolerti.
Empatizzerai con i rappresentanti della terza età, scoprendo di avere molte più cose in comune con loro che con la tua (ex) migliore amica non incinta.
Ecco qui un’altra piaga sottovalutata: le amiche non gravide, che continuano imperterrite la loro vita fatta di aperitivi, cene e weekend. Siediti sulla riva del fiume e aspetta, nel frattempo fingi che ci siano solo lati positivi nell’avere un bambino così da attirarle nel trappolone della maternità. Ecco come si crea un falso mito!
Parti del corpo che non pensavi di avere cominceranno a dolerti.
Empatizzerai con i rappresentanti della terza età, scoprendo di avere molte più cose in comune con loro che con la tua (ex) migliore amica non incinta.
Ecco qui un’altra piaga sottovalutata: le amiche non gravide, che continuano imperterrite la loro vita fatta di aperitivi, cene e weekend. Siediti sulla riva del fiume e aspetta, nel frattempo fingi che ci siano solo lati positivi nell’avere un bambino così da attirarle nel trappolone della maternità. Ecco come si crea un falso mito!
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