dadaismo
Conosciamo la filosofia della mammadimerda, che guarda a modelli peggiori per sentirsi migliore. Forse l’abbiamo addirittura inventata noi. È per questo che ora vi offriremo alcuni spunti.
Tutti noi fluttuiamo continuamente tra tre stati dell’Io: Genitore, Adulto, Bambino. Con i figli è fondamentale non indulgere nell’ultimo stato, innescando una dinamica Bambino-bambino potenzialmente atomica.
Esempio pratico.
Succede che #Mdm2 partorisca una figlia femmina, la Bambina senza sentimenti. Una figlia femmina precoce. Le bambine sono tutte precoci dicono, ma questa a quattro anni è già in pre-adolescenza e ti viene sotto come Zidane e poi ti fa uscire generazioni di matti dal corpo. Allora tu, saggia, vai a cercare tuo marito e ci litighi, addossandogli tutte le colpe per mancanza di regole/conflittualità/caratteredimerda/surriscaldamento globale.
Arriva la sera, perché arriva, in cui il tuo Genitore interiore si sgancia con quell’inconfondibile rumore di palle rotte, mentre tua figlia urla con un ennesimo misterioso pretesto. Tu ti metti a urlare insieme a lei. E siccome lei ha quella voce acuta lì, non riesci a sovrastarla. E allora da persona adulta quale sei, prendi la seggiolina di Ikea e cominci a strusciarla sul pavimento per fare più rumore.
Nel mentre, il tuo compagno, l’Uomo che non deve cucinare mai, appoggiato alla porta della cameretta, guarda la donna matura con cui ha fatto una figlia, piegata in due su una sediolina di quaranta centimetri che continua a trascinare avanti e indietro sul parquet.
Questo non è funzionale. Questo è dadaismo.
Un’altra regola fondamentale è parlare con i figli. Non mentire loro, non stancarsi mai di spiegare le cose. Bisogna pure vedere come.
Una madre non direbbe mai:
– Ora mamma si riposa se no muore e tu rimani sola con papà.
Mai, mai. MAI.
Per questo ed altri utili consigli consultate il manualone della sopravvivenza, "NON SEI SOLA- Fenomenologia della Mammadimerda", in versione cartacea o Kindle su Amazon.
#mammadimerda #mdm #nonseisola #fenomenologiadellamammadimerda #pedagogia #pedagogiadimerda #merdismo #mammadimerdismo
Tutti noi fluttuiamo continuamente tra tre stati dell’Io: Genitore, Adulto, Bambino. Con i figli è fondamentale non indulgere nell’ultimo stato, innescando una dinamica Bambino-bambino potenzialmente atomica.
Esempio pratico.
Succede che #Mdm2 partorisca una figlia femmina, la Bambina senza sentimenti. Una figlia femmina precoce. Le bambine sono tutte precoci dicono, ma questa a quattro anni è già in pre-adolescenza e ti viene sotto come Zidane e poi ti fa uscire generazioni di matti dal corpo. Allora tu, saggia, vai a cercare tuo marito e ci litighi, addossandogli tutte le colpe per mancanza di regole/conflittualità/caratteredimerda/surriscaldamento globale.
Arriva la sera, perché arriva, in cui il tuo Genitore interiore si sgancia con quell’inconfondibile rumore di palle rotte, mentre tua figlia urla con un ennesimo misterioso pretesto. Tu ti metti a urlare insieme a lei. E siccome lei ha quella voce acuta lì, non riesci a sovrastarla. E allora da persona adulta quale sei, prendi la seggiolina di Ikea e cominci a strusciarla sul pavimento per fare più rumore.
Nel mentre, il tuo compagno, l’Uomo che non deve cucinare mai, appoggiato alla porta della cameretta, guarda la donna matura con cui ha fatto una figlia, piegata in due su una sediolina di quaranta centimetri che continua a trascinare avanti e indietro sul parquet.
Questo non è funzionale. Questo è dadaismo.
Un’altra regola fondamentale è parlare con i figli. Non mentire loro, non stancarsi mai di spiegare le cose. Bisogna pure vedere come.
Una madre non direbbe mai:
– Ora mamma si riposa se no muore e tu rimani sola con papà.
Mai, mai. MAI.
Per questo ed altri utili consigli consultate il manualone della sopravvivenza, "NON SEI SOLA- Fenomenologia della Mammadimerda", in versione cartacea o Kindle su Amazon.
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