COSA PUOI CAMBIARE TU?
Hai mai pensato se c’è una cosa che puoi fare, anche piccola?
In qualunque ambito, per la quale non sia necessario un intervento esterno o un deus ex machina.
Non parliamo di gesti eroici o di attivismo. Parliamo di cose minuscole, alla portata del nostro privato, nei nostri comportamenti, nei nostri atteggiamenti mentali, che potrebbero avere una ricaduta fuori, e potrebbero concorrere al cambiamento generale e a un miglioramento oltre che per te, per la collettività .
Che ne so: “Mi sento in colpa quando chiedo al mio compagno di andare a prendere il bambino a scuola mentre faccio il doppio salto carpiato all’indietro atterrando su un piede solo”, “Voglio capire perché considero una pocadibuona quell’amica che ha fatto altre scelte“, “A lavoro tendo ad ascoltare di più i colleghi maschi e a dare meno credito alle donne, che mi sembrano sempre delle petulanti rompicogl1oni”.
Sfrante dalla fatica e disilluse dalla vitademerda, abbiamo la tendenza a scoraggiarci, a ripetere come un mantra al contrario che tanto le cose non cambieranno mai. Poi però se ci soffermiamo a osservarci, ci accorgiamo di quanto noi stesse possiamo essere refrattarie al cambiamento che auspichiamo.
Ce ne sono tantissime di cose che parlano di questo cambiamento verso cui potremmo scoprirci ostili senza alcun motivo, solo per una nostra resistenza, che magari neanche ci appartiene ma che abbiamo ereditato. O comportamenti con cui colludiamo che provengono da lontano ma che agiamo, avvelenando la vita di tutte quante, noi comprese. Pensiamo ad esempio ai femminili professionali, o all’uso di un linguaggio più inclusivo basato sul rispetto dell’altrə, che non ci toglie nulla ma ci aiuta a disegnare la società accogliente che desideriamo. Il giudizio verso le altre donne è un altro esempio. Che poi come un boomerang rivolgiamo verso noi stesse, nella maniera più impietosa.
Tu cosa vorresti cambiare? E cosa puoi fare tu per andare in quella direzione?
Siete tutte invitate a partecipare e ad apportare il vostro contributo, senza giudicarci. Partiamo da qui!
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