Come riconoscere una mammadimerda?

Vi proponiamo un test, tratto dal nostro libro “NON SEI SOLA, fenomenologia della Mammadimerda” che trovate in vendita in riedizione al link in bio.

Come riconoscere una mammadimerda?

Ti capita di urlare con i tuoi figli?
a) Mai, non mi stanco di parlare con loro fino a quando non abbiano compreso e condiviso le mie scelte educative e si sia pervenuti a una soddisfacente risoluzione del conflitto per tutti.
b) Inizio la mattina alle 7, è il mio Saluto al Sole.
c) Come un’aquila sodomizzata da un cammello sordo.
d) È una domanda retorica?

Ti sei chiesta almeno una volta:
a) Come mai mio figlio è passato dal periodo del «Perché» a quello del «Da dove viene» in una sola mossa e non c’era scritto in nessun cazzo di libro?
b) A parte a casa mia dove si scatenava una buriana di schiaffoni, c’è qualcuno che sa cosa succede dopo che una mamma ha contato fino a tre?
c) C’è un’età stimata in cui si può smettere di annusare i piedi dei propri figli e fare finta di svenire?

Trascorri le giornate a disorganizzare attività lavorative varie, gestire male la vita familiare, a imprecare, essenzialmente?

Come ogni donna, ti trascini dietro una borsa che assomiglia più allo zaino di una giovane marmotta con un disturbo di personalità importante. Al suo interno hai tutto ciò che ti può servire in un normale giorno feriale: l’agenda, il mezzo Kinder Merendero, la bottiglietta d’acqua vuota, il centimetro per misurare la lunghezza del cazzo che te ne frega, una tisana non ha mai fatto male a nessuno, la tua tazza di ceramica personale per motivi misteriosi.
Cosa sicuramente non può mancare?
a) Il pacchetto di clinex.
b) Lo strappo di carta igienica alla cazzo di cane.
Infine.
Se dopo due settimane di visione ossessiva del cartone Coco, tua figlia esclama: «Nonna Imelda!», e tu capisci: «Mammadimerda!», forse il tuo inconscio sta cercando di dirti qualcosa.
Colleghe nel merdismo, disagiate della maternità, disorganizzate croniche della vita familiare, courage!

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