Avrei voluto essere una mamma perfetta: sono (orgogliosamente) una mammadimerda

“Oggi - lo confesso - avrei voluto finalmente parlare un po’ male di alcune donne (spoiler: non lo farò). Avrei tanto voluto parlare un po’ male delle mamme bene, quelle che dall’alto della loro perfezione emettono sentenze sulle mamme che hanno fatto scelte apparentemente più “libere” e che spesso hanno solo vite più incasinate, le mamme di merda. Entrambe le definizioni non sono mie, ma sono tratte dal libro Non sei sola. Fenomenologia della mammadimerda, scritto da Sarah Malnerich e Francesca Fiore, le due co-fondatrici dell’omonimo blog e animatrici di un ecosistema social.
Il libro con cui approdano su carta – spassosissimo, si legge in un paio d’ore – è una irriverente, divertente, dissacrante disamina della maternità al giorno d’oggi: dal parto alle vacanze, passando per tutte le tappe della scuola dell’obbligo, pidocchi inclusi. Un esistenzialismo basato sull’apparente dicotomia tra mamme di merda, appunto, e mamme bene. E che invece stabilisce in maniera potente un principio saldo, che dovremmo fare nostro tutte noi: non siamo sole.[...]
Tutte viviamo gli stessi problemi, proviamo a un certo punto la stessa inadeguatezza. Tutte, anche le mamme bene (questo il libro non lo dice, ma sono certa che Sarah e Francesca lo pensino)[...]
Ecco, a ognuno di questi commenti, negli anni, ho risposto con una più o meno marcata disponibilità a mettermi in discussione, e cercando di accettare le persone per quello che sono, anche se poi mi contorcevo dai sensi di colpa perché io davvero mamma di merda non ho mai voluto esserlo. Forse anche per questo per me è stata davvero liberatoria la lettura del libro Non sei sola. Ringrazio per questo Sarah e Francesca che all’indomani dell’articolo comparso su questo blog sulla morte del padre dei miei figli mi hanno scritto: «Quando ti ricordi in mezzo a tutta questa fatica e a questo dolore vivo e surreale allo stesso tempo, mandami il tuo indirizzo che ti spediamo tutto il corredinodimerda con l’auspicio di strapparti una risata tra un refuso e l’altro»
Questo articolo su @la27ora del @corriere contiene una riflessione, una confessione e la recensione del nostro libro.
Grazie a @danielapoggio75 per X cose.

 

LEGGI L'ARTICOLO

Lascia un commento

Si prega di notare che i commenti devono essere approvati prima della pubblicazione