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Non è il numero di partecipanti all’ultimo concerto di Nek, ma quello delle donne uccise da uomini dal 2000 (lo so, c’è chi tra le due ipotesi preferirebbe comunque far parte del secondo gruppo ma non conta come festa vera e propria).

Qualcuno vorrebbe convincerci che il patriarcato, con quel sapore acidulo di rigurgito dovuto al panzerotto fritto che nemmeno ti ricordi di aver mangiato anni fa ma che hai sempre avuto in bocca nonostante le mentine, sia meglio di come ce lo ricordiamo, di come ce lo hanno raccontato le nostre mamme, le nostre nonne. Nasciamo tutte con la gastrite.

Siamo una minoranza maggioritaria:

puoi trovarci nelle cucine, nelle lavanderie,

nei mercati, meno nei consigli di amministrazione e in generale ai vertici. Quello che ci separa dal successo non è solo lo studio, la perserveranza, l’ambizione e il sacrificio, è anche il bucato, preparare la cena, gestire i figli,

che poi cos’è questo successo, a che serve la carriera, quando puoi avere la soddisfazione di dire che come le stiri tu le camicie nessuno mai! E come farebbero senza te, che curi il nido e consenti loro di avere la serenità e lo slancio necessario per inseguire il proprio di successo, liberandoli dalle incombenze terrene quotidiane!

“Avete voluto la parità?” e quindi vi beccate questa roba qua, potete (a volte dovete!) lavorare per contribuire economicamente ma non potete abdicare a tutti gli altri doveri che avete sempre avuto, una Cenerentola operaia cocainomane insomma, roba da rimpiangere i secoli scorsi quando almeno eravate mantenute. Se poi un Uomo, bontà sua, decidesse di contribuire al mènage in modo atipico, cambiando pannolini, cucinando o addirittura stirando, ecco che un coro ammirato si solleverebbe per idolatrarlo e, spiace sentirlo, ma spesso le coriste sono donne.

In questo clima progressista c’è chi non si vergogna di mettere in discussione alcuni diritti fondamentali conquistati con anni di lotte: divorzio, aborto, ruolo sociale, parità salariale (ah no, scusate). Lasciamoli fare e arriveranno al diritto di voto, ci sentiremmo anche parzialmente sollevate vista la recente penuria di buone idee ma no, non ci starebbero facendo un favore.

Allora facciamo così: se proprio volete vietare l’aborto va bene ma dateci lo screening dell’intenzione di voto neonatale, almeno all’annuncio

“Signora ha partorito un leghista!”

potremo rispondere

“Datelo in adozione!”

Qualcosa però si può fare per cominciare a cambiare, ritroviamoci solidali tra noi, smettiamo di aderire al modello maschile giudicandoci se ce ne scolliamo, nessun uomo sarà mai feroce come una donna che critica una donna, spesso per le stesse cose che combatte in prima persona: cellulite e ricrescita. E se una ha fatto carriera ed è una bella donna l’ha data sicuramente a qualcuno, e se un uomo sposato ha l’amante la poco di buono è lei, e così via. Avete mai sentito un uomo porsi così nei confronti degli altri uomini? No! Perché non è così che si fa lobby!

Fino a quando avremo bisogno di un giorno che ci festeggi è perché in realtà ci stanno facendo la festa. Cominciamo a divertirci.

 

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