Volevate lo storytelling? Eccolo qua.

La verità è che siamo stanche pure noi. Stanche e in difficoltà.
La verità è che la rete è finta, ciò che succede in rete pure, le persone che la abitano no. Siamo stanche della maleducazione, dell’aggressività, talvolta anche della volgarità. Ma quella è la legge dei grandi numeri e per fortuna l’Uomo ha inventato il ban.
Siamo stanche emotivamente di leggere le vostre storie, arrabbiarci, prenderci gli sfogoni. Abbiamo provato a trasportare la rabbia, la frustrazione, il senso di ingiustizia fuori dalla rete in tutti i modi in cui abbiamo potuto. Siamo state ricevute anche da due ministri. Non abbiamo mai ritenuto, in nessun punto del percorso, di essere arrivate al risultato, consapevoli di essere solo parte di un processo.
Ma siamo stanche. Anche fisicamente. Siamo sempre in movimento, e senza perdere un grammo per giunta!
Il mondo si divide in chi fa e in chi critica. Poi abbiamo scoperto nel tempo che c’è anche un’altra variante molto diffusa che è che c’è chi fa e chi arriva al momento giusto per intestarsi il lavoro per cui tu perdi sonno, vita privata, guadagni- chili no, mai. C’è chi ci mette la faccia, il tempo, le energie, e c’è chi si è fatto furbo. Del resto in natura non sopravvive la specie più forte ma quella che si adatta. Ecco, se vincessero i più forti, noi l’avremmo già messa in banca perchè le spalle ce le siamo irrobustite.
Ci chiediamo perchè siamo così poco furbe da portare avanti cause in cui crediamo invece di scegliercele accuratamente tra quelle non divisive, esporsi al momento giusto e raccogliere solo consensi (raccontare dei successi e dei fischi non parlare mai, cantava Ron. E questa segnatevela se volete stare sull’internet).
Ci chiediamo perchè esporci ogni volta, impegnarci tutto quello che abbiamo costruito in 5 anni, e poi davvero percepire il pensiero nell’altro che il tuo ritorno è la visibilità. Vi diciamo un segreto: con la visibilità non ci paghiamo l’affitto.
Quando ci metti la faccia, ci metti tutto il tuo vissuto, le fregature che hai preso, i soldi che hai investito e a volte perso, gli studi che hai fatto, il lavoro che hai già macinato per anni gratis e che se possibile ti ha dato la credibilità di cui godi, che ti sei guadagnata non perchè sei stata immersa nel fiume Giordano alla nascita.
Quindi no mimose e voucher visibilità, grazie. Facciamo così: partiamo dall’assunto che il lavoro si paga, e tutto ciò che si fa come volontariato e come attivismo lo si fa per una causa (in tutti gli altri casi sarebbe una collaborazione professionale, e forse faremmo bene di nuovo a farci furbe).
Ecco siamo stanche di non essere furbe in un mondo di furbi.
Forse dovremmo semplicemente tornare a fare le autrici, e a scrivere quel libro che la nostra agente letteraria aspetta da un anno. Ma eravamo troppo impegnate a rincorrere la visibilità pro bono.

La nostra fortuna è essere in due, e quando si ferma una, c’è l’altra a trainare. È anche il bello di essere diverse e sempre fuori sincrono, come in questa foto dove mentre una scatta un selfie, l’altra si fa i cazzi suoi. Ma comunque abbracciate.


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