Lui
Per una volta mamma illuminata avevo organizzato una domenica diversa, una bella gita al lago.
Ma lui non era d’accordo, aveva paura di bagnarsi e l’acqua non è il suo habitat ideale. Così, mentre ancora ignara della piega che avrebbe preso la giornata, accarezzavo la testa di figlia#1, ha deciso di uscire allo scoperto per dire la sua.
L’insettino era lì che mi sfidava, con quelle sue zampette tozze, con quell’aspetto ingannevole che ti fa dubitare di te stessa fino alla fine, “magari è un moscerino o una formica” ma ormai il tarlo si è insinuato tra le ipotesi “ecco brava, magari è un tarlo!” No cara! Non ci provare, sai benissimo cos’è anche se non hai il coraggio di nominarlo!
Il pidocchio esprimeva tutto il suo disappunto per la meta scelta; sei coraggioso, sei il partigiano dei pidocchi, sicuramente non il più intelligente dato che ora scoverò e sterminerò tutta la tua famiglia con il napalm. O forse dopo il tempo passato a pascolare sul cranio di mia figlia ti sentivi a pieno titolo parte della famiglia, ogni carezza per lei era in fondo anche un po’ tua. Ma non mi fai pena, non ti adotto, non illuderti, anzi mi fai schifo.
Rassegnata al pomeriggio che si prospettava di merda, sostanza della quale sono fatti i sogni come dice Shakespeare, sfodero il megapaccofamiglia di pidocchicida che non manca mai in casa mia, come il tacchino glassato nella cucina di Martha Stewart.
Non vi descrivo lo scenario di bucati, pettini, docce, bestemmie perché sono certa che avrete perfettamente presente. Come avrete presente l’indomabile prurito psicosomatico istantaneo che si scatena anche sulla vostra cute ogni volta che si affronta l’argomento (vi siete grattate, eh?). Per precauzione decido di fare il trattamento anch’io, quasi sicura che anche stavolta risulterò pulita, invece... la magra consolazione è che non sono una pazza suggestionata.
E che non ho i capelli lunghissimi, ma solo molto lunghi.
A sera, stremata e con le occhiaie, ho fatto il discorso che a questo punto ogni madre è tenuta a fare al proprio figlio per responsabilizzarlo:
“Amore della mamma, io ti amo tantissimo, ma sappi che se ti prendi un’altra volta i pidocchi ti do in affido!”
#pidocchi #mammadimerda #mdm #weekend #perfortunadomanilavoro
Lascia un commento
Si prega di notare che i commenti devono essere approvati prima della pubblicazione