Giovedì gnocca: la mamma di Youssef

Questo giovedì gnocca lo dedichiamo alla mamma di Youssef, compagno di classe di #figlianumero1, una donna coraggiosissima, che ridimensiona le nostre prodezze quotidiane a meri esercizi di stile.

“Mamma, a scuola Youssef ci ha raccontato di come è arrivata in Italia sua mamma dal Marocco. C’erano dei cattivi che la inseguivano e l’hanno ferita a una gamba, allora un signore l’ha presa in spalle e l’ha portata fino al barcone e sono riusciti a scappare”

“Che storia incredibile amore, mentre nomale che è riuscita ad arrivare in Italia!” rispondo ricacciando con forza indietro le lacrime che sento spuntare al pensiero di Youssef, quel bambino dolcissimo, il primo della classe, mentre emozionato e fiero racconta la storia della sua mamma ai compagni.

“E tu, mamma, cosa avresti fatto se fossi stata al suo posto?”

Tutto quello che c’è da capire, che c’è da chiedere sulla questione dei migranti è racchiuso in questa domanda ingenua e pura che mi viene fatta da una bambina di 8 anni.

“Se fossi stata io in pericolo nel mio paese avrei fatto tutto il possibile per cercare un futuro migliore, amore”

“Eh sì mamma, anche perché altrimenti non ci sarebbe Youssef!”

Menomale che c’è Youssef e che ci sei tu. Menomale che ci sono i tuoi compagni di classe, menomale che esistete voi bambini, avete un compito arduo ma non impossibile visto che state già crescendo in quel futuro multietnico che immaginavamo, in cui non fate caso al colore della pelle, in cui siete affascinati dalle origini degli altri bambini e non ne fate mai un motivo di discriminazione, perché il razzismo e la xenofobia in voi semplicemente non esistono.

Menomale che Youssef ti ha raccontato la storia della sua mamma coraggiosa e che tu l’hai raccontata a me, avevo bisogno di emozioni forti per colazione.

Ora sono sveglissima.

 

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