Giovedì Gnocca: KATE MIDDLETON
Il GIOVEDì GNOCCA di questa settimana è all’insegna dell’eleganza: parliamo di sua altezza reale Catherine Elizabeth, duchessa di Cambridge, contessa di Strathearn, baronessa Carrickfergus, Serbelloni Mazzanti Viendalmare. Per gli amici Kate (Middleton).
Icona di stile indiscussa, Kate incarna per tutte noi la favola di Cenerentola: KATE L’HA MESSA IN BANCA.
Figlia di due assistenti di volo, nipote della classe operaia, si iscrive all’università e si sa come vanno le cose a vent’anni, si fa una storiella con il primo stronzo che passa: l’erede al trono di Inghilterra, William.
Mammadimerda ripensa al figuro patibolare che frequentava in quel periodo, che poteva detenere al massimo il titolo di Imperatore della polemica e Principe del fancazzismo.
I due si lasciano, poi si riprendono e lei, che ha capito quanto se l’è rischiata, fissa le nozze a 5 mesi dall’annuncio del fidanzamento. Se non fosse che ha sbagliato fratello. Rimane comunque un bel matrimonio, se ti piacciono i cavalli.
I due optano per una cerimonia intima alla presenza delle rispettive famiglie e giusto quei 1900 ospiti che nonna ci teneva tanto a invitare.
Tu per ogni partecipazione inviata hai infilato uno spillo nella bambolina voodoo, e tutte quelle per la famiglia di tuo marito l’hai scritte con l’inchiostro simpatico.
Tutta la stampa mondiale è presente a testimoniare il grande evento e chissà quale soddisfazione sarà stata realizzare che nel giorno più felice della tua vita tutto il mondo era concentrato sul culo di tua sorella.
A questo punto il più è fatto, ma non per Kate, che comincia a sfornare bambini a perfetta cadenza biennale. Ogni sussulto della puerpera viene ampiamente documentato dai media: sappiamo tutto su gonfiori e nausee della duchessa di Cambridge. E dopo il parto queste avvincenti cronache proseguono per tutto ciò che concerne i regali pargoli: baby George mangia il suo primo fagiano, Charlotte redarguisce per la prima volta la tata e la fa rinchiudere nella torre di Londra, nonna Elisabetta regala uno stato del Commonwealth ai nipoti per la dentizione. A proposito, adesso vienimi a dire che hai una suocera ingombrante. Nonna Elisabetta stabilisce persino la lunghezza della gonna di Kate.
Solo un dubbio mi attanaglia: è il rigido protocollo di corte o il dubbio gusto di una mammadimerda sotto mentite spoglie a dettare le scelte in fatto di abbigliamento delle povere creature, puntualmente vestite da babbe di minchia?
Comunque quando la monarchia sembra ormai salva e la successione dinastica accertata, Kate, invece di godersi la vita, fa lo scherzone imperiale: la terza gravidanza. All’annuncio il principe Harry del nostro cuore, scivolato al sesto posto, si alza e fuori di sé esclama: “Vale tutto!”, modulandolo con una serie di rutti selezionati.
Riparte il circo mediatico sulla gestazione, sulle nausee, sull’iperemesi gravidica della duchessa e sulla sua linea fantastica che le permette di indossare deliziosi cappottini doppiopetto al settimo mese quando a te manco i tiranti in acciaio della Costa Concordia bastavano a tenerti abbottonata.
In tutto questo caleidoscopio di vomiti regali e cappottini taglia 38 c’è un altro personaggio della corte inglese nelle stesse condizioni di Kate: Zara Phillips, la cugina di William e Harry, diversamente incinta.
Je suis Zara.
Icona di stile indiscussa, Kate incarna per tutte noi la favola di Cenerentola: KATE L’HA MESSA IN BANCA.
Figlia di due assistenti di volo, nipote della classe operaia, si iscrive all’università e si sa come vanno le cose a vent’anni, si fa una storiella con il primo stronzo che passa: l’erede al trono di Inghilterra, William.
Mammadimerda ripensa al figuro patibolare che frequentava in quel periodo, che poteva detenere al massimo il titolo di Imperatore della polemica e Principe del fancazzismo.
I due si lasciano, poi si riprendono e lei, che ha capito quanto se l’è rischiata, fissa le nozze a 5 mesi dall’annuncio del fidanzamento. Se non fosse che ha sbagliato fratello. Rimane comunque un bel matrimonio, se ti piacciono i cavalli.
I due optano per una cerimonia intima alla presenza delle rispettive famiglie e giusto quei 1900 ospiti che nonna ci teneva tanto a invitare.
Tu per ogni partecipazione inviata hai infilato uno spillo nella bambolina voodoo, e tutte quelle per la famiglia di tuo marito l’hai scritte con l’inchiostro simpatico.
Tutta la stampa mondiale è presente a testimoniare il grande evento e chissà quale soddisfazione sarà stata realizzare che nel giorno più felice della tua vita tutto il mondo era concentrato sul culo di tua sorella.
A questo punto il più è fatto, ma non per Kate, che comincia a sfornare bambini a perfetta cadenza biennale. Ogni sussulto della puerpera viene ampiamente documentato dai media: sappiamo tutto su gonfiori e nausee della duchessa di Cambridge. E dopo il parto queste avvincenti cronache proseguono per tutto ciò che concerne i regali pargoli: baby George mangia il suo primo fagiano, Charlotte redarguisce per la prima volta la tata e la fa rinchiudere nella torre di Londra, nonna Elisabetta regala uno stato del Commonwealth ai nipoti per la dentizione. A proposito, adesso vienimi a dire che hai una suocera ingombrante. Nonna Elisabetta stabilisce persino la lunghezza della gonna di Kate.
Solo un dubbio mi attanaglia: è il rigido protocollo di corte o il dubbio gusto di una mammadimerda sotto mentite spoglie a dettare le scelte in fatto di abbigliamento delle povere creature, puntualmente vestite da babbe di minchia?
Comunque quando la monarchia sembra ormai salva e la successione dinastica accertata, Kate, invece di godersi la vita, fa lo scherzone imperiale: la terza gravidanza. All’annuncio il principe Harry del nostro cuore, scivolato al sesto posto, si alza e fuori di sé esclama: “Vale tutto!”, modulandolo con una serie di rutti selezionati.
Riparte il circo mediatico sulla gestazione, sulle nausee, sull’iperemesi gravidica della duchessa e sulla sua linea fantastica che le permette di indossare deliziosi cappottini doppiopetto al settimo mese quando a te manco i tiranti in acciaio della Costa Concordia bastavano a tenerti abbottonata.
In tutto questo caleidoscopio di vomiti regali e cappottini taglia 38 c’è un altro personaggio della corte inglese nelle stesse condizioni di Kate: Zara Phillips, la cugina di William e Harry, diversamente incinta.
Je suis Zara.
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