Un anno nel bene e nel mare

Ma che cos’è @resqpeople ?
“Il progetto nasce da un piccolo gruppo di amici, professionisti di varia natura che, stanchi di vedere morire migliaia di migranti nel tentativo disperato di attraversare il Mediterraneo, cercando per sé e per i propri figli un domani migliore, hanno deciso di rompere il muro dell’indifferenza e provare a mettersi in gioco, con un unico obiettivo: restare umani.”
Molto semplice.
L’unica strada percorribile.
Abbiamo deciso di sostenere la raccolta fondi di @resqpeople che festeggia il suo primo anno di vita. Oggi dalle 16 alle 22 parteciperemo alla maratona in sostegno, potete seguire la diretta su Fb o sul canale YouTube del progetto.
Come dice Gherardo Colombo:
“Mi sono chiesto ‘se stessi annegando, vorrei che qualcuno venisse a salvarmi?’ e la risposta è sì. Semplicissimo.”
E allora andiamoli a prendere, insieme. @cecilia.strada

 

IL GIALLO DEI CONGEDI DI PATERNITÀ
Questa è l’apertura del nostro intervento  (clicca per guardare) di sabato al convegno per festeggiare i 20 anni della Cooperativa sociale “Il piccolo principe” ed è anche l’ultima parte del post che vi farà ridere.

Abbiamo parlato di un sacco di cose ma ciò che abbiamo voluto ribadire ancora una volta è stato il ruolo fondamentale di infrastrutture sociali e servizi alla persona per il raggiungimento della parità di genere, per un’equa distribuzione dei carichi familiari, affinché il lavoro di cura non ricada interamente sulle donne.
Come cittadine e contribuenti pretendiamo che con le nostre tasse lo Stato si faccia carico anche di altri cittadini: minori e anziani. E non perché li amiamo di meno, ma perché ne hanno diritto loro e ne abbiamo diritto noi, che dedichiamo mediamente tre ore al giorno in più rispetto ad un uomo a prendercene cura, guadagnando meno di un uomo anche per questo, versando meno contributi e percependo pensioni inferiori, penalizzando i nostri percorsi professionali per i quali abbiamo studiato di più, meglio e più velocemente degli uomini (il 60% dei laureati italiani sono donne, che ottengono il titolo più in fretta e risultano anche più preparate).

Ma come entrare nel mondo del lavoro se solo per il fatto di avere un utero sarai sempre svantaggiata rispetto a un tuo pari maschio?

CON I CONGEDI DI PATERNITÀ OBBLIGATORI EQUIPARATI.

Tanti alla madre, tanti al padre.
E così ai colloqui: “Alberto, sei fidanzato? Hai intenzione di avere figli?”.

Da ieri la proposta avanzata da @giuditta_pini di innalzare i congedi di paternità a 3 mesi come avviene in altri paesi europei e che il governo aveva recepito all’interno del Family Act della ministra Bonetti e per la quale si era impegnato, è scomparsa, diventando un generico superamento dei 10 giorni attuali, così, a piacere.
Misura che sarebbe andata a tutelare anche autonomi e statali.

Noi l’abbiamo ascoltata bene bene la ministra Bonetti al convegno, e sabato ancora c’era tutto questo, ne parlava come grande risultato:
- DOVE SONO I TRE MESI DI CONGEDI DI PATERNITÀ?
- PERCHÉ NON CI METTETE I SOLDI?
- DOVE SONO I NOSTRI SOLDI?

#congedidipaternità #mammadimerda #mdm

 

qui il video integrale