Il senso di tutto

Leggiamo sempre i vostri messaggi e cerchiamo di rispondere a tutti, qualche volta ci fate ridere, altre ci commuovete, ci siamo anche preoccupate, in rarissimi casi arrabbiate. Ieri però ci sono venuti i brividi. Ci è arrivata una lettera che giustifica questi quasi 3 anni di lavoro sul blog, nato per gioco ma cresciuto a poco a poco fino a diventare quello che è oggi, un luogo magico popolato da migliaia di donne non convenzionali, che non hanno paura di raccontare un’altra versione dell’essere madri rispetto a quella patinata proposta dalla maggioranza, che amano ridere; il tempio sconsacrato della maternità.

Qui si parla con il sorriso di cosa c’è di vero sotto la copertina, ci si sporca le mani. 
Qualche volta ci chiediamo: lo stiamo facendo bene? Non sarà troppo? Verremo comprese? Siamo consapevoli di essere estreme per un certo tipo di pubblico, la parola merda scoraggia nonostante tra adulti la si usi quasi come intercalare, così come i nostri contenuti non sono di quel bel rosa confetto che tanto rassicura, ma il velo di ipocrisia dal quale siamo avvolti è duro da sollevare. Grazie a voi abbiamo il coraggio di continuare a provarci.

E quando ci arrivano messaggi come quello di ieri sentiamo che ci stiamo anche riuscendo.

“Care MammediMerda, sono una mamma di tre bimbi e una psicoterapeuta specializzata nella psico della perinatalità. Seguo con grande interesse quello che le mamme vi scrivono e le vostre risposte. Volevo dirvi Grazie. Poter dare un luogo, un luogo pubblico, dove viene finalmente legittimata l ambivalenza dell amore materno, normalizzate tutte le difficoltà e i pensieri bui di questo periodo, e un grande dono e servizio che avete dato alle donne. Alcune volte nn posso dirmi nn preoccupata per il dolore che viene riportato da alcune loro, storie pesanti, e spero che cosi come avete la capacita di rispondere con franchezza abbiate anche la possibilità/capacità di poter suggerire un aiuto specializzato, per quanto per le risposte che date ho la sensazione di scrivere a colleghe. Mi occupo dal 2013 di questo campo ed è vastissimo. Chi vi lavora "lotta" affinché si possa parlare con questa franchezza alle donne, e le resistenze che si incontrano sono tante perché esiste ancora la volontà sociale e culturale di veicolare il falso mito della maternità come unicamente gioiosa. Ma le mamme, le donne, si stanno pian piano sempre più ribellando a questa dimensione. E voi contribuite a ciò. Di cuore grazie per il vostro lavoro. Dott.ssa Ponzini Eleonora

 

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